Corrispondenza
Giuseppina Negroni Prati Morosini a Giuseppe Verdi, 06/10/1896
Data
- Data
- Vezia, 6 ottobre 1896
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- Sant'Agata
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, quattro facciate, con busta.
Sulla busta, a matita: «Prati Morosini».
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAas
Indirizzo (busta)
- Maestro Verdi / Borgo S. Donnino / per / Busseto / Villa S. Agata
Timbri postali
- VEZIA / 6.X.96
Trascrizione
Vezia presso Lugano
6 Ottobre 1896
Caro Verdi,
Quest’anno ho rispettato la vostra antipatia per gli augurj del giorno onomastico, ma spero accoglierete con benevolenza quelli sincerissimi che formiamo per il giorno che vi vide nascere: Carolina che passò ieri la giornata con noi – mi pregò di ricordarla alla vostra memoria. Essa è sempre l’originale che conoscete, ma in fondo ha buon cuore ed è nostra sorella... e colla combinazione fatta da Annetta, le nostre lezioni procedono regolarmente. Quanto vi sareste divertito a udirci suonare a quattro mani! Di tanto in tanto essa saltava qualche battuta; i quarti poi a bizeffe, e se le dicevo di contare, rispondeva “a me non piace” – e si andava avanti alla bell’e meglio. Mi ha messo di buon umore.
Voi avrete certamente veduto le lettere inedite di Manzoni, pubblicate per cura di quell’egregio uomo ch’è il Cav. Ercole Gnecchi; quanta naturalezza, quanta sapienza e quanta modestia spira in quelle intime epistole, dove c’è tutto l’uomo: sono meno belle quelle dirette a personaggi celebri – allora lo stile è studiato – Che belle similitudini egli sa trovare come quella nella lettera diretta a Monsignor Palagi, dove, parlando del suo libro sulla Morale Cattolica, accenna al loto raccolto da Gesù Cristo per aprire gli occhi al Cieco nato.
Mi sembra che leggendo questo libro, dovete sentirvi orgoglioso d’aver dedicato a quel grand’uomo forse le più belle pagine create dal vostro genio.
Noi siamo sulle mosse per lasciare questo carissimo eremo, ove nei mesi d’estate avemmo tutti i miei figli, grandi e piccoli – poi restammo sole (e non meno bene) tutto il mese di Settembre. Ora andiamo a Velate Milanese, dove le mie figliole reclamano la nostra solita visita, e vi rimarremo sino al S. Carlo.
Spero che al nostro ritorno a Milano avremo il piacere di vedervi, nel vostro passaggio per recarvi a Genova: mi darete allora a voce la risposta a questa mia – va bene?
Annetta manda a voi e alla Sigra Peppina cordiali saluti, ai quali aggiungete quelli dell’antica
sincera vostra amica
Giuseppina Negroni Prati
Morosini
Note
- –
Posseduto Insv
–
Bibliografia
Carteggio Verdi-Morosini, a cura di Pietro Montorfani, apparati critici di Giuseppe Martini e Pietro Montorfani, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2013, pp. 261-62, n, 221
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Giuseppina Negroni Prati Morosini a Giuseppe Verdi, 06/10/1896
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