Corrispondenza
Giuseppina Negroni Prati Morosini a Giuseppe Verdi, 24/10/1891
Data
- Data
- Vezia, 24 ottobre 1891
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Sant'Agata]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, quattro facciate scritte.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAas
Trascrizione
Caro Verdi
Vezia sopra Lugano
24 ottobre 1891
Ieri mi giunse una lettera senza firma, col timbro di Cremona, e dalla calligrafia tipica, e da certi motti arguti direi fosse scritta da voi: ma in quella si parla d’una mia lettera agro-dolce, che io davvero non riconosco per tale – a meno che quell’epiteto si riferisca all’aver io accennato alla vostra età – So benissimo che sono 78 anni che avete compito – ma che importa, quando la salute è buona, e – quello che più conta – la mente fresca come e forse più che a vent’anni?
Scherzi a parte: vi perdono interamente il ritardo a rispondermi – anzi vi prego a non farlo a questa mia; mi risponderete a voce a Milano, dove io andrò domani colla mia cara Annetta.
Ora, dopo tanta pioggia abbiamo un tempo splendido per la vendemmia che si sta facendo – e ci duole di non poterci fermare di più in questo caro sito, ma la mia presenza è reclamata presso le mie figlie, ché Luisa, la seconda, non si è mai rimessa da un noioso incomodo alla faringe, che m’impensierisce assai – rimarremo per una settimana in villa, poi la ricondurrò a Milano.
In questo mese morirono due delle persone della nostra epoca: la Bargnani, nella cui soirée feci la vostra conoscenza – mi pare di vedervi al cembalo ad accompagnare il Solera, che cantava – D’Egitto là sui lidi nel 42!!! – Poi morì a Pavia nostro cugino Stefano Bellisomi – alleato N° 1 – Non lo vedevo più da tanti anni.
Ma non parliamo di morti, e lasciate ch’io mi rallegri del vostro buon umore, e della lena che vi spinge a scrivere altre note – e chi sa che belle note?
Quando vi vedrò a Milano, ho delle domande da farvi su questioni musicali – Che cosa si deve intendere per musica classica, dacché i sapienti chiamano tale quella di Beethoven, e io vi ho veduto ridere un giorno a questo proposito: qual è il vero senso della parola tonalità? – Io ne ho un idea vaga, come se fosse l’equilibrio di diversi toni delle parti che compongono una data opera – poi, altre domande di questo genere –
Annetta e io siamo riconoscenti a Falstaff che vi è causa di buone risate – e m’imagino quanto riderà anche la musica, scritta sotto a quest’impressione –.
Scusate la lunga chiacchierata – e credete all’inalterabile amicizia
della vostra vecchia amica
Giuseppina Negroni Prati
Morosini
Annetta si unisce a me per dire mille cose a vostra moglie
Note
- –
Posseduto Insv
–
Bibliografia
Carteggio Verdi-Morosini, a cura di Pietro Montorfani, apparati critici di Giuseppe Martini e Pietro Montorfani, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2013, pp. 232-233, n. 188
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Giuseppina Negroni Prati Morosini a Giuseppe Verdi, 24/10/1891
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