Corrispondenza
Giuseppina Negroni Prati Morosini a Giuseppe Verdi, 24/03/1887
Data
- Data
- Roma, 24 marzo 1887
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Sant'Agata]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, quattro facciate scritte.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAas
Trascrizione
Caro Verdi,
Roma 24 Marzo 87
Hotel Laurati
Ieri fui all’Accademia di Spagna a vedere un grandioso quadro – un invasione di barbari – che destò qui giustamente grande entusiasmo, e il Direttore Cav Palmaroli, distinto pittore, dopo avermi mostrato molte pregiate opere e dei giovani studenti, e sue, cominciò a parlarmi con tanto entusiasmo di voi e della vostra musica, che davvero mi fece tanto piacere. Mi raccontò che vi vide a Parigi, quando mettevate in scena Aida – e fu colpito dallo sguardo fulmineo – poi vi seguì nel Museo di Madrid (quando c’eravate per la Forza del Destino) e osservò che il quadro che più vi colpì fu quello d’un santo che risuscita un morto – e imitava il vostro modo di guardarlo – poi mi disse che avendo in questi giorni veduto una vostra lettera, gli pareva che ogni parola fosse una nota – Ebbi un gran desiderio di regalargli la vostra ultima che mi diriggeste qui prima di lasciar Milano, ma oltre che mi rincresceva di privarmene, non volli farlo senza il vostro permesso, benché non contenga nulla che ognuno non possa leggere. –
Ecco perché vi scrivo oggi –
Noi lasceremo questa incantevole città lunedì venturo e passando da Genova la mattina per tempo vi manderemo un saluto. –
E voi quando andrete a Parigi?
Lasciate che prima di chiudere vi dica ancora una parola d’Otello – Oh che meraviglia tutto il 3° Atto e specialmente il monologo d’Otello e il terzetto! Ora a Milano mi scrive Antonietta che sono forse i pezzi che piacciono di più e hanno finito a capire anche il grandioso finale di quell’atto – qui c’è grandissima aspettativa e i Romani sono assai dolenti di non vedervi qui; ma avete perfettamente ragione di non venirvi.
Per quanto non vi piaccia l’udir parlare di musica, certo è meglio che non parlare di politica; davvero non si capisce più dove si andrà, e il povero Re ne è assai impensierito – ed è enormemente invecchiato.
Annetta s’unisce a me per mandare affettuosi saluti a vostra moglie e una buona stretta di mano a voi
Vostra affma amica
Giuseppina Negroni Prati
Morosini
Note
- –
Posseduto Insv
–
Bibliografia
Carteggio Verdi-Morosini, a cura di Pietro Montorfani, apparati critici di Giuseppe Martini e Pietro Montorfani, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2013, pp. 204-205, n. 149
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Giuseppina Negroni Prati Morosini a Giuseppe Verdi, 24/03/1887
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