Corrispondenza
Giuseppina Negroni Prati Morosini a Giuseppe Verdi, 19/11/1884
Data
- Data
- Levico Terme, 19 novembre 1884
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Busseto]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, quattro facciate scritte.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAas
Trascrizione
Caro Verdi, Lenno, lago di Como 19 novembre 1884 L’aria tiepida del lago mi ha fatto guarire il ginocchio, ed eccomi a dirvi che non sono punto in collera con voi – e come potrei esserlo? Ciò che mi farebbe gran piacere certamente sarebbe se di tanto in tanto voi pensaste che agli amici lontani riesce di grandissimo conforto il ricevere le vostre notizie, che spero ora siano buonissime – La lettera che dirizzaste ad Annetta è piena di brio, e di quel vigore d’idee che manca ai nostri giovani; è proprio necessario che voi palesiate i vostri settant’anni, e ancora si dura fatica a credere che li abbiate compiti: e sono persuasa che se continuerete ad attenervi a cibi non troppo ricercati e alla vita semplice che conducete, toccherete l’altro secolo – ecco il mio voto –
Del resto l’aria tiepida del lago è una frase rettorica, ma la verità è che fa un freddo tremendo anche qui, ad onta che splenda un bellissimo sole – Annetta ed io siamo qui sole da otto giorni nella simpatica villetta del vecchio nostro amico Barbavara e questa esistenza monotona e tranquilla è ciò che va meglio allo stato dell’animo mio sempre tristissimo, e tanto più triste in questi giorni, gli ultimichenei quali l’anno scorso il mio carissimo Cencio era ancora in questa vita – Mi occupo tutto il giorno – dipingo fiori mentre Annetta mi fa la lettura, lavoriamo, scriviamo, e tento così di trovare qualche distrazione al pensiero che mi lacera il cuore – La sera, due buoni vecchi campagnoli vengono a fare con noi la partita a tarocchi, e così tiriamo innanzi sperando con ferma fiducia in un mondo migliore –
A Vezia, dove avevo un cembalo, ripresi un po’ la musica dopo molti mesi che taceva, e riandando tutte le opere vostre, mi pare d’averle potute apprezzare al loro giusto valore – Mi sembra che saprei scrivere un libro sul vostro genio, che (lasciatemelo dire) è proprio immenso – E a ragione diceva un giorno l’abate Stoppani, appassionato filarmonico – “Per me Verdi è il genio musicale più completo che abbia esistito” – Abbiate pazienza, ma è proprio così E la cara Peppina, cosa fa con questo freddo? Come vanno le sue ginocchia?
Io dirizzo questa mia a Busseto nella speranza che non vi siate ancora trasportati a Genova; e a Milano ci verrete presto? Lo spero – Noi rientrere mo in città alla fine del mese, e forse poco dopo voi ci farete una visita, e al lora vi parleremo di quel bel progetto 4 che vi propose Annetta e che dovreste proprio prendere in considerazione: noi vi faciliteremo tutto, e voi troverete in quell’aria balsamica salute, vigore, gioventù – Vi par poco? Ma addio, Annetta manda mille saluti a vostra moglie, e io mi unisco a lei
Va sincera amica
Peppina
Note
- –
Posseduto Insv
–
Bibliografia
Carteggio Verdi-Morosini, a cura di Pietro Montorfani, apparati critici di Giuseppe Martini e Pietro Montorfani, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2013, pp. 176-177, n. 123
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Giuseppina Negroni Prati Morosini a Giuseppe Verdi, 19/11/1884
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