Corrispondenza

Giuseppina Negroni Prati Morosini a Giuseppina Verdi, 14/03/1883

Data

Data
Lenno Tremezzina, 14 marzo 1883

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
[Genova]

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Un bifolio, quattro facciate scritte.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-PAas

Trascrizione


Cara Sigra Giuseppina

                                                                                                Lenno Tremezzina
                                                                                                       14 Marzo 1883

    Siamo venuti, Annetta ed io a passare alcuni giorni di vita tranquilla in una bella villetta d’un amico nostro, e invece di trovarvi la primavera, avemmo (come del resto in tutta Italia) una nevicata degna della vigilia di Natale. Pure non ci siamo sgomentate, anzi trovammo negli effetti di neve i sui monti illuminati dal sole degli effetti delle vedute stupende, che, ammirate da una buona sala, ben riscaldata, ci produssero un insospettato godimento – La mia salute, un po’ affaticata ha guadagnato moltissimo, e se non fosse che l’arrivo a Milano, mi vi richiama, non lascerei sì presto questa deliziosa dimora, dove passammo giorni lietissimi, perfettamente sole, con una donna, custode di casa, che ci fa il nostro servizio – con buoni libri, il lavoro, le chiacchiere – le lettere da casa – le giornate passarono di volo – e la sera qualche partita a scopa poi la visita di due buoni vecchi campagnoli – oh che vita beata!
    Al momento di lasciar Milano ricevetti la cara lettera di Verdi; lo ringrazi a mio nome e gli dica che sono convinta aver egli ragione sul giudizio intorno all’Inno di Rizzi, primo perché è lui che giudica poi perché io m’accorsi, rileggendolo, che avendomelo recitato l’autore stesso (e recita benissimo) mi ero lasciata mi ero lasciata impressionare dal fascino della parola ben declamata – Oggi però voglio invece dirizzarmi a lei, ché s’avvicina il giorno della nostra festa e voglio augurargliela felice a lei e a Verdi. “Il tempo corre; le ricorrenze di feste e compleanni s’incalzano, fuggono; ma la memoria, la memore amicizia, l’affetto non muojono perché furono avanti il tempo nella mente di Dio, che le trasfuse col suo alito nella creta di Adamo. Quei che non ricordano non amano, e chi non ama non vive. La vita è una continua aspirazione all’amore; ne odora i fiori ma i frutti maturano in cielo”. Così scriveva il Duprè pochi giorni prima della sua morte ad un amico. Questa lettera si trova nel volume Scritti minori di Duprè, libro stupendo che innalza l’anima e purifica il cuore. V’ha tra gli altri il discorso che quell’insigne artista pronunziò in occasione del Centenario di Michelangiolo, ch’è cosa sovranamente bella, e che deve piacere assai a Verdi –
    Domani saremo a Milano, e io ho speranza che presto vi vedremo capitare a trovarci: sarebbe tempo di ricordarsi di noi, e la Sigra Stolz mi assicurò che ella ha bisogno di passare dalla nostra città prima di recarsi a Busseto. Dunque a rivedervi presto, intanto riceva i voti sinceri che Annetta ed io formiamo per loro, e mi creda Sua sincera amica
                                                                      Giuseppina Negroni Prati Morosini

Note

Già in I-BSAv

Posseduto Insv


Bibliografia
Carteggio Verdi-Morosini, a cura di Pietro Montorfani, apparati critici di Giuseppe Martini e Pietro Montorfani, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2013, pp. 156-157, n. 104

 

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Giuseppina Negroni Prati Morosini a Giuseppina Verdi, 14/03/1883

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