Corrispondenza
Giuseppina Negroni Prati Morosini a Giuseppina Verdi, 24/09/1880
Data
- Data
- Pessano, 24 settembre 1880
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Sant'Agata]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, quattro facciate scritte.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-BSAv
Trascrizione
Carissima Amica,
Pessano
presso Gorgonzola 24/ 9 80
Veramente ci vuole un po’ di coraggio a scrivere ancora dopo due lettere rimaste senza risposta; davvero non so cosa pensarne – che una lettera si sia perduta – ma due! Insomma ho titubato, poi mi decisi di diriggermi a lei, che se non mi illudo, credo che simpatizzi con me, com’io ho sentito un’attrazione per lei la prima volta che la vidi. Dunque mi dica lei come stanno loro, come va quella tale faccenda che vi disturbava tanto, e di cui mi parlò la carissima Stolz – Mi dica poi se quest’anno verranno poi a Pessano a farci quella visita tanto desiderata da noi tutti, e che ci renderebbe proprio felici, noi tre vecchietti!
Ah se sapesse, cara Sig.ra Giuseppina, quante emozioni ho avuto in questi ultimi tempi! – Pensi che il mio Cencino, essendo a caccia nel nostro Parco con un provetto cacciatore, (il quale con poca prudenza stava, senza avvertirlo dietro una siepe), lo ferì e a pochi passi, nel capo, tanto che nel primo momento lo credemmo perduto – Fu proprio solo per miracolo – ma che spavento per qualche ora! Era un padre di famiglia – s’immagini se ne resi grazie al Cielo!
Poi da madre snaturata, mi decisi di mandare per un pajo d’anni quel mio Benjamino in Inghilterra a compiere i suoi studj, per toglierlo all’atmosfera leggiera che regna da noi – Ma anche quì che strappo al cuore! E si crede che io sia una donna forte, ma invece sento ogni giorno più la mia debolezza. –
Dica a Verdi, che una di queste sere, dopo tanto tempo che non vedevo musica, mi misi al cembalo, e un pezzo dopo l’altro suonai quasi tutto il Nabucco – Fava saltava in piedi come un pazzo a dire = È decisamente la più bella opera che sia mai stata scritta – e forse ha ragione. Che ne dice, in segreto?
Qui passiamo una vita tranquilla, occupata, ma piacevole.
Oh se venissero a passare alcuni giorni con noi, quanto piacere ci procurerebbero, e forse non si troverebbero male. Ce lo lasci sperare, e per sua norma le dirò che noi ci fermeremo in questa villa fino ai primi di Novembre.
Mi saluti Verdi – Fava e Annetta mandano ad ambedue mille cordiali cose ed ella mi creda
sua sincera amica
Giuseppina Negroni Prati Morosini
Note
- Già in I-BSAv.
Posseduto Insv
–
Bibliografia
– Carteggio Verdi-Morosini, a cura di Pietro Montorfani, apparati critici di Giuseppe Martini e Pietro Montorfani, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2013, pp. 107-108, n. 64
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Giuseppina Negroni Prati Morosini a Giuseppina Verdi, 24/09/1880
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