Corrispondenza
Giuseppina Negroni Prati Morosini a Giuseppe Verdi, 27/04/1880
Data
- Data
- Milano, 27 aprile 1880
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Genova]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, quattro facciate scritte.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-BSAv
Trascrizione
Caro Verdi,
Milano 27 Aprile
1880
Spero che a quest’ora vi sarete riposato di tutte le fatiche, le emozioni, e anche delle noje che vi piombarono addosso negli ultimi tempi – Dopo la vostra partenza, Annetta di tanto in tanto esclamava “Oh quanto mi fa bene a pensare che ora quei cari Verdi saranno a casa a riposarsi!”. E difatti l’ultimo giorno che vi abbiamo veduto, avevate l’aspetto molto stanco – e so che vi hanno perseguitato fino alla stazione. – Anch’io avrei avuto desiderio di venirvi a salutare Martedì mattina, tanto più che gli ultimi giorni non avevo potuto vedere vostra moglie, ma mi trattenni proprio per discrezione.
Mia figlia Antonietta vi ha veduto passare, essendo in una bottega, saltò fuori per salutarvi, ma non osando venirvi in seguito, nel timore che non la riconosceste, fece un giretto per arrivarvi di facciata, e non riuscì più a trovarvi: non vi pare che questa corsa per salutarvi meriterebbe che voi le regalaste pure il vostro ritratto? e quì salta su l’altra sorella a volerlo pure, e ognuna con una vostra parola.
C’è un altro che mi mostrò vivo desiderio di quel ritratto, ed èel’Antonio Besana, il quale ha però commesso quella bella serenata nella quale ha tentato di dare sepoltura a varj vostri pezzi, direbbe il nostro povero Toccagni. Vedete come so fare il fra’ Cercott?
Il concerto di Domenica pare sia riuscito ancora meglio della precedente: il Pater e l’Ave produssero fanatismo, e anche la Singer cantò meglio: io mi godo quei due stupendi pezzi sulla Fisarmonica e fanno buonissimo effetto specialmente il Pater che sullo strumento, producendo suoni più riuniti, lascia intender meglio il concetto musicale.
Penso che presto vi porterete a Busseto, daddove farete a Torino quella tale gita che ci regalerà una vostra visita: desidero che le noje che vi hanno procurato mesi fa, saranno ora cessate e che potrete godervi in pace la quiete della campagna.
Mille cose a vostra moglie, colla quale questa volta non abbiamo potuto fare le lunghe chiacchierate che ci eravamo promesso. Fava e Annetta vi salutano cordialmente ed io mi dico come sempre
Vostra antica e sincera amica
Giuseppina N.
Note
- Già in I-BSAv.
Posseduto Insv
–
Bibliografia
– Carteggio Verdi-Morosini, a cura di Pietro Montorfani, apparati critici di Giuseppe Martini e Pietro Montorfani, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2013, pp. 103-105, n. 62
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Giuseppina Negroni Prati Morosini a Giuseppe Verdi, 27/04/1880
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