Giuseppe Verdi a Giuseppina Negroni Prati Morosini, 23/09/1898
Data
Data
Sant'Agata, 23 settembre 1898
Luogo di destinazione
Luogo di destinazione
Vezia
Tipologia
Lettera
Descrizione fisica
Un bifolio, una facciata scritta, con busta. Post scriptum tracciato in verticale, ruotato di 90 gradi in senso orario, sul bordo sinistro del foglio. Sulla busta, sopra l’indirizzo, di altra mano: «Autografo di Verdi».
Il salùto non è un zampetto di Modena, ma una Spaletta di S. Secondo fabbricata a Busseto (che sono molto migliori) perché quelle di S. Secondo malgrado la loro celebrità, anzi appunto per la loro celebrità sono appestate di sale e pepe eccessivamente per poter resistere ai viaggi.
Il cuoco avrà poco da fare. Metterla un giorno prima in una pentola d’acqua pura tiepida per cavarci il sale. Cuocerla dopo in acqua pura, molto lentamente per circa cinque ore. Lasciarla raffreddare nel suo brodo... Amen –
Ed ora salute, dico salute ed ogni bene.
aff
G. Verdi
Per sua norma spedisco la Spaletta a Milano a casa sua Porta Venezia
Note
–
Bibliografia Carteggio Verdi-Morosini, a cura di Pietro Montorfani, apparati critici di Giuseppe Martini e Pietro Montorfani, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2013, p. 273, n. 241
Media
Giuseppe Verdi a Giuseppina Negroni Prati Morosini, 23/09/1898