Corrispondenza

Giulio Ricordi a Giuseppe Verdi, 17/12/1886

Data

Data
Milano, 17 dicembre 1886

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
[Busseto]

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Un bifolio, tre facciate scritte.
Sulla prima facciata, in alto, impresa e intestazione a stampa del R. Stabilimento Ricordi.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-PAas

Trascrizione


                                                                                  Milano, 17 Dicembre 1886.
     Illustre Maestro –

               Se non risposi subito all’onorata sua del 15 corr: si è che aspettai durante tutta la giornata che ritornasse lo schema di contratto, che poi ricevetti stamane. Sono ben lieto di averglielo mandato, così Ella ha potuto fare quelle osservazioni che più ha stimato opportuno – Mi permetta però, illustre Maestro, che giustifichi alcune parti del contratto stesso.
          Nell’estensione di questo contratto si seguirono le norme di quelli d’Aida, Boccanegra, et.: pei quali Ella aveva disposto che la di Lei personalità non figurasse in modo alcuno: quindi l’ommissione fu fatta espressamente – Nella sua lettera anzidetta Ella prevede casi, che chiamerei impossibili: ma davvero, Maestro, credo d’aver fatto cosa che avrà la di Lei intera approvazione – Nel mentre spedivo a Lei la bozza del contratto, ho detto: sta bene tutti i patti e non patti, ma io desidero avere qualche cosa di meglio — e nel giorno stesso (come vedrà dalla acclusa lettera) scrissi al Sindaco, Presidente naturale della Commissione della Scala, dicendogli che meglio d’ogni contratto, sarebbe l’appoggio morale della Commissione: veda dunque nell’acclusa la bellissima ed esplicita risposta del nostro bravissimo Negri, la quale completa il contratto stesso. Favorirà rimandarmi questa lettera per porla in atti –
          Il contratto comincia con uno de’ soliti moduli stampati e fu per mera svista, ch’Ella ha fatto bene a segnalare, che non venne cancellata l’ultima parte del paragrafo 9°: che riguarda le prove – Però tale facoltà era completamente ristretta nel susseguente manoscritto, ove ho posto un ?... in lapis bleu: ma che, s’Ella desidera, si può benissimo ommettere quelle parti racchiuse fra lapis; mi sono poi accorto d’aver dimenticato Boito: è vero che il di lui intervento alle prove è più che naturale, ma sarà meglio accluderlo nell’articolo.
          Veda più innanzi l’articolo che riguarda la di Lei personalità: l’ho steso in modo che parmi corrisponda alle di Lei idee – Non avendo fatto cenno al diapason e posti in piedi perché pel diapason, il normale è già addottato da due anni, e pei posti in piedi è cosa già annunciata al pubblico: in ogni modo si possono benissimo accludere, e non fanno male.
          Per tutto ciò, pertanto, desidero ch’Ella prenda cognizione di queste modifiche e le rimando il contratto, ch’Ella potrà farmi riavere subito, consegnandolo in busta chiusa al Garegnani – Questi sara dunque costì domattina Sabato, e porterà le prove come da suo telegramma – Credo avrà tempo sufficiente per dare al Garegnani tutte le disposizioni che crederà – ma qualora, l’avverto che nulla importa se anche ripartisse Domenica mattina. Mi scordavo una osservazione al contratto: s’Ella si compiacerà di rileggerlo, osserverà che vi è qualche ripetizione: p.e.: ritiro spartito per questo, o per questo et. et.: credo si potrà restringerlo, ben inteso senza toccarlo nella sua essenza, e migliorarlo così in chiarezza ed in dizione –
          Ho udito una prova d’Aida in orchestra: benissimo!!... A proposito d’Aida, ho verificato il nolo Brunello: 22000 Forza destino ed Aida – Perché dunque 20000 ora?... Ho creduto tener conto di ciò: — Che la Forza destino era la prima riproduzione, mentre Aida, se non errao è alla quarta almeno. — Che la compagnia d’allora costava circa la metà di quella d’oggi, mentre la dotazione è rimasta uguale –
          Ho fatto male?... spero di no: ma al caso mi dia l’assoluzione!!...
          Sarà servito pel panettone!... non mancherebbe altro che per causa di questo, dovessero ritardare la loro venuta!!!...
          E qui faccio punto, perché mi pare averla annojato a sufficienza: voglia rammentarmi alla Signora Peppina: speriamo ottima la loro salute, ed intanto mi ripeto gratissimo e devotissimo                                                                                                                                            Suo
                                                                                                     Giulio Ricordi

Boito le avrà mandato quanto occorre
per Jago: mi disse che la traduzione
del III° Atto cammina bene.

Note

Già in I-BSAv.

Posseduto Insv
Fotocopia (n. 132/11).

Bibliografia
Carteggio Verdi-Ricordi 1886-1888, a cura di G. Carrara Verdi, F. Cella, M. Conati, G. De Van, P. Petrobelli, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2010, pp. 148-149.

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Giulio Ricordi a Giuseppe Verdi, 17/12/1886

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