Corrispondenza

Giulio Ricordi a Giuseppe Verdi, 04/12/1886

Data

Data
Milano, 4 dicembre 1886

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
[Busseto]

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Un bifolio, due facciate e mezza scritte. Sulla prima facciata, in alto, impresa e intestazione a stampa del R. Stabilimento Ricordi.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-PAas

Trascrizione


                                                                                           4 Dicembre 1886 –
Illustre Maestro.

         Ricevetti parte delle bozze 3° Atto, colla variante solo Otello: mandai subito da Faccio, che mi rispose: va stupendamente bene!... feci copiare il brano per darlo a Tamagno ed oggi stesso le rimando il fascicolo perché Ella possa servirsene per la partitura: correggeremo poi le parti orchestra appena si avrà la partitura stessa – Per la correzione da farsi alla fine del terzetto ed all’attacco delle trombe, aspetterò ch’Ella mi rimandi il fascicolo delle bozze –
          Faccio mi fece dire altresì che Maurel può rimanere a Genova anche fino al 14, ciò non incagliando le prove dell’Aida = io poi avvertirò l’Impresa: e sarò poi sempre in tempo di prolungare ancora un giorno, quando ciò a Lei occorresse.
          Boito dice che infatti ha cambiato, mettendo due “Eppur” = il “Pur già” era un artifizio troppo palese per non ripetere la stessa parola — e nel dialogo la ripetizione “Eppure” è naturale e si fa spesso.
          Edel ha rifatto il figurino Otello 4° Atto: sul genere del famoso mio scarabocchio: mi pare che ora vadi bene.
         Ferrario ha finito la scena 2a: jeri stesso cominciò la 4a = e fra breve la 1a = Ho frequenti sedute con Caprara per la scena 1a = si sta studiando per riescire nel miglior modo a fare il fuoco di gioja: jeri vidi lo scafo del bastimento ammiraglio!... oggi abbiamo provato il tuono, ed anche questo parmi vadi
bene – Si suona meglio con 2 grandi bacchette da timpano, ottenendosi migliori effetti che con la massa doppia, colla quale d’altronde, la mano si stanca, e non resiste –
         Come vede, le mando da lavorare anche in questi pochi giorni prima d’andare a Genova!!... che ne dice, Maestro?... questa sì, si chiama tolla – Ma il tempo passa molto rapidamente!
         Domattina spedisco a Du Locle la musica del 1° Atto, per guida della traduzione: gli farò 100000 raccomandazioni perché non la mostri ad alcuno: ma s’Ella credesse pure scrivergli due parole in proposito sarebbe ancora meglio. Du Locle è ora a Roma — Hôtel de la Poste.
         Ed ora auguro a Lei ed alla Signora Peppina buon viaggio per Genova, ove pare proprio che ora tutto sia nello stato normale.
         E a noi, poi, auguro venga presto il giorno in cui li avremo a Milano: pregusto già questo grandissimo piacere ed intanto mi ripeto coi sentimenti della più viva gratitudine
                                                                                      Dmo Suo Giulio Ricordi

Non ho mai avuto tempo di stendere
il contratto per la Scala: spero poterlo
fare fra un pajo di giorni — e credo
molto utile mandarlo a Lei prima di
firmarlo, onde essere certi che nulla è
sfuggito.

Note

Già in I-BSAv.

Posseduto Insv
Fotocopia (n. 132/7).

Bibliografia
Carteggio Verdi-Ricordi 1886-1888, a cura di G. Carrara Verdi, F. Cella, M. Conati, G. De Van, P. Petrobelli, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2010, pp. 133-134.

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Giulio Ricordi a Giuseppe Verdi, 04/12/1886

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