Corrispondenza
Giulio Ricordi a Giuseppe Verdi, 09/11/1886
Data
- Data
- Milano, 9 novembre 1886
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Busseto]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, quattro facciate scritte. Sulla prima, in alto, impresa e intestazione a stampa del R. Stabilimento Ricordi.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAas
Trascrizione
Milano, 9 Nov. 86.
Illustre Maestro –
Ricevo la stimata sua d’jeri: Ella fa benissimo a scrivere a Genova ed io spero ed auguro che la persona cui si rivolge, le abbia a dire la verità!... I Genovesi si sono lasciati guidare dall’interesse (scusabile del resto) ed hanno troppo nascosto la verità – Inutile annunciare ai quattro venti, 3, o 4 casi di colera giornalieri, che possono oramai calcolarsi nel giro delle malattie comuni: è una sciocchezza che fa la stampa italiana – Ma non perciò vanno trasandate le più severe precauzioni = da noi, si sequestra e famiglia, e parenti ed infermieri, si brucia la biancheria etc. etc: ed i vari tentativi d’infezione vennero fino ad ora arrestati – Ma a Genova, fidandosi sulla poca forza espansiva del male, hanno chiuso non uno, ma due occhi!!... hanno adoperato portantine servite a colerosi, per trasportare altri malati e pare perfino vetture pubbliche!... La settimana scorsa, la situazione era molto grave; in un giorno vi furono 46 casi!!... pare che da due giorni vi sia un notevole miglioramento: ma dico pare!!... perché poco c’è da fidarsi anche delle comunicazioni ufficiali!!... Se sapesse le gherminelle di certi sindaci, nel caso di trasporti di mobili e letterie!... L’ufficio nostro sanitario deve tener aperto quattr’occhi, per sventarle – In Milano da due giorni non si verificarono più nuovi casi nel reggimento infetto!... speriamo che la brutta visita sia finita!... Questo reggimento, ch’era assolutamente immune, restò una sola notte a Genova – Scusi dunque, Maestro, se insisto perché per ora non si rechi in quella città: bisogna essere certi che per 15 giorni almeno la città sia immune, essendo inutile recarsi là dove, o in maggiori, o in minori proporzioni, vi è tuttavia quel misterioso focolare che genera tale malattia – Certo, è deplorevole che le sue ottime combinazioni sieno così scombussolate: ma non se ne possono studiare altre?... non incomode per Lei, od almeno il meno incomode possibili?...
Intanto le dirò che Tamagno studia giornalmente con Faccio, con impegno ed amore grandissimo e che Faccio è assai contento. Oggi gli darò tutto il 3° Atto – Ed oggi stesso spedisco a Lei l’ultimo pezzo, ridotto: l’ho passato con Saladino, e vi troverà degli oppure, così Ella sceglierà i preferibili – Per tal modo l’edizione sarà incisa completa fra pochi giorni.
Ora una noja, diremo così... editoriale – C’è pure il pubblico che non può acquistare l’opera completa, ma che si accontenta e vuole qualche pezzo staccato!... Ho guardato e riguardato!... Ma proprio è difficile trovarli fuori, ben inteso non volendo recare alcun sfregio al lavoro – P.e.: nel 1° Atto è certo un pezzo popolarissimo quell’affascinante Brindisi: ma chi lo canterà staccato?... levare il coro... mai no, perbacco!!... dunque, lasciamolo dov’è – Bisogna dunque attenersi a quei pezzi; che veramente si possono staccare dall’insieme. Cosa glie ne pare, Maestro, di questa nota, anche come dicitura:
Pezzi staccati per Canto:
Atto I°: Desdemona - Otello = (sopr. e ten.): Già nella notte densa –
Atto II°: Jago = (bar.): Vanne; la tua meta già vedo –
— Desdemona - Emilia - Otello - Jago (sop. 1/2 sop. ten. e bar.): Se
inconscia, contro te, sposo, ho peccato –
— Otello - Jago (ten. bar.): Desdemona rea!
Atto III°. Desdemona - Otello = (sopr. e ten.): Dio ti giocondi, o sposo —
Otello = (ten.): Dio!... mi potevi scagliar tutti i mali!
Atto IV° Desdemona (sop.) Scena; Canzone ed Ave Maria
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Pezzi staccati per Pianoforte solo
Atto I° = Brindisi = ed il duetto finale Desd. Ot.
Atto II° = Coro: Dove guardi splendono = il solo Jago= il quartetto –
Non crederei addatto invece il gran duetto Otello-Jago
Atto III° = I due pezzi segnati sopra = più il finale
Atto IV° = Il pezzo di Desdemona come sopra.
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Mi dica francamente le due idee, Maestro, e quelle modificazioni che per avventura le possono meglio tornare gradite.
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Ma non ho finito ancora!... Quand’Ella fu ultimamente a Milano, le parlai de’ varî progetti di riproduzione dell’Otello: fra i primi ed i più serî sta quello del Costanzi di Roma per la primavera. Ora quell’impresario Canori torna alla carica, con lettera sopra lettere, appoggiato alle giustissime ragioni della necessità di accapararsi gli artisti, che possono prendere impegni da un giorno all’altro – Mi ha dato carta bianca per scritturare gli artisti della Scala: sta bene per Pantaleoni, Tamagno, Paroli (Cassio = ma probabilmente Maurel sarà all’Opéra: quindi è necessario pensare ad un altro baritono: io credo si possa mettere l’occhio su
tre, che hanno il maggior numero di punti voluti: Kaschmann — Devoyod — Battistini —
Ben inteso, Faccio sarebbe direttore: scene e vestiario rinnovati, ma quelli della Scala — e si manderebbero 10 o 12 guide dei nostri Cori = Condizione sine qua non diapason normale. Se adunque in massima Ella non è contrario e trova in tali proposte serie garanzie, voglia autorizzarmi ad aprire ufficiali trattative, urgendo in specie l’avere subito i cantanti impegnati.
Più tardi Le scriverò per Firenze e per Parma: oggi mi pare di avere più che a sufficienza abusato del suo tempo –
Invio affettuosi ossequi alla Siga Peppina e mi è gratissimo ripetermi sempre riconoscente Suo
Dmo
Giulio Ricordi
Note
- Già in I-BSAv.
Posseduto Insv
Fotocopia (n. 131/85).
Bibliografia
Carteggio Verdi-Ricordi 1886-1888, a cura di G. Carrara Verdi, F. Cella, M. Conati, G. De Van, P. Petrobelli, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2010, pp. 106-108.
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