Corrispondenza
Giulio Ricordi a Giuseppe Verdi, 18/02/1886
Data
- Data
- Milano, 18 febbraio 1886
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Genova]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, quattro facciate scritte. Sulla prima facciata, in alto a sinistra, impresa e intestazione a stampa del Regio Stabilimento Ricordi.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAas
Trascrizione
Milano 18 Febbraio 1886.
Illustre Maestro –
Le confermo il telegramma di stamane, ed il successo del ballo Amor: se Manzotti potrà levare solo 12, o 15 minuti, sparirà anche quel certo senso di stanchezza che produce uno spettacolo $simili. Comunque sia, è nel complesso il prodotto di una fantasia straordinaria. Tutti i costumi dell'Edel sono vere $meraviglie di buon gusto e di intonazione – Ma veniamo all'importante –
S'Ella lo trova di suo comodo, può venire a Milano Sabato: Sabato sera si farà 1° e 5° - Domenica 3° e 5°: così udrà la Bellincioni in tutta l'Opera - Se tali giornate non le garbassero, Martedì prossimo si farà 3° e 5° = Per mia semplice norma, la prego telegrafarmi appena ricevuta questa mia e siccome c'è poco a fidarsi del famoso segreto telegrafico, è meglio scegliere una frase convenzionale, indicando solo la data del giorno della di Lei venuta p. e.: sta bene 20 = oppure: sta bene 23 =
Leggo con vivissimo dispiacere le poche parole che mi scrive, dalle quali traspare ch'Ella è un po' seccato!... io ne provo sincero dolore e non so che cosa farei perché ciò non fosse. Provo altresì una grandissima, immensa trepidanza per la di Lei venuta!... Ella sa, Maestro, e che pel dovuto riserbo e per l'alto rispetto che Le porto, mi taccio il più che posso!... ma non vorrei, per amor di Dio, che ora la Bellincioni dovesse essere il deux ex macchina. Le dissi già le mie impressioni, per quello che valgono, e le dissi anche che non è priva di qualche difetto: ma alresì Le rammentai quanti difetti aveva la Waldmann quando Ella la udì in casa di mio padre, e quale artista diventò dopo aver studiata una sola parte sotto la potente di Lei guida. Ma mi azzardo dire ancor più: se siamo ridotti agli estremi coi tenori, ed i baritoni, ci troviamo invece in un'epoca non del tutto sfavorevole pei soprani: mancando la Bellincioni, io credo poter peritarmi ad affermarle che ve ne sono due, od anche tre altre, sulle quali può fermarsi la di Lei attenzione.
Per assistere inosservato all'opera, ho studiato vari mezzi = le altre volte ho fatto fiasco; ma ora credo suggerirle questo: entrare in teatro dal Camerino dell'Impresa, andare nel Palco che le preparerò, ed avere la santa pazienza di rimanervi solo!... perché, o mettere due incogniti al parapetto!!... ed allora che noja per Lei!!... o chiunque della famiglia od impiegato, sarebbe peggio che andar di notte!... Che ne dice di questa idea - E la buona Siga Peppina viene anch'essa?... Fra pochi giorni poi verremo a far loro visita: il medico ha ordinato a Ginetta di passare almeno 5, o 6 giorni in riviera: chissà forse se si sceglierà Nervi!... In ogni modo da Genova si passa, e così io, Giuditta e Gina avremo il grandissimo piacere di venirli a salutare –
Intanto colla massima delle tremarelle... ansiosamente lo aspetto e mi ripeto sempre Suo Devoto
Giulio Ricordi
Note
- Già in I-BSAv.
Posseduto Insv
Fotocopia (n. 131/55).
Bibliografia
Carteggio Verdi-Ricordi 1886-1888, a cura di G. Carrara Verdi, F. Cella, M. Conati, G. De Van, P. Petrobelli, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2010, p. 27
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