Corrispondenza

Giulio Ricordi a Giuseppe Verdi, 11/02/1886

Data

Data
Parma, 11 febbraio 1886

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
[Genova]

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Due bifolio, sei facciate scritte; sulla prima facciata, in alto a sinistra, e sul verso della busta: triquetra con motto «Ars et Labor» a stampa della Ditta Ricordi.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-PAas

Indirizzo (busta)

A Giuseppe Verdi / Palazzo Principe Doria / Genova

Timbri postali

PARMA / [11] / 2-86 / [...]
GENOVA / 12 / 2-86 / 7M

Trascrizione


                                                                                      Parma – 11 Febb. 86.
                                 Illustre Maestro –

     Se mi azzardo a disturbarla con una mia anche da qui, si è che rivedendo il famoso albergo della Crocebianca, ed il bellissimo teatro, non posso a meno di ricorrere col pensiero a Lei, ed alla famosa prima sera dell’Aida, alla quale ebbimo il gran piacere di assistere io e Giuditta! Jersera udii l’antiprova generale della Delorme, e ne rimasi soddisfatissimo – L’orchestra è sempre eccellente e si mantegono le belle tradizioni negli archi, specie violini e violoncelli, eccellenti! – un po’ meno buoni i fiati — I cori non sono molto numerosi, ma ben affiatati e pieni di buon volere: gli artisti, se non celebri, buoni ed intelligenti... dal più al meno – insomma un buon complesso: vedremo che ne dirà il rispettabile pubblico Sabato. C’è un soprano, Cataneo, che mi pare degna di attenzione: ha splendidi acuti, buoni bassi; qualche difetto nelle tre note centrali (sol, la, si), non ho capito se per emissione falsa, o deficienza naturale. Canta con anima e passione ed è più che discreta attrice: è un po’ affaticata, perché ha dovuto studiare di botto Gioconda, AidaDelorme che non aveva mai cantate! È giovane e dopo questa faticosissima stagione dovrebbe riposare... se ha buon senso. Ma appena a Milano, voglio parlarne ai Corti, perché se non per altr’opera... certo mi sembrerebbe eccellente per Nabucco. Stassera prova generale: e siccome credo andrà bene, così dimani ritornerò a Milano per l’ora di pranzo –
     Ho comunicato, secondo i suoi desideri, la di Lei lettera ai Corti, i quali mi hanno promesso scriverle, quantunque il Sig Cesare, fosse assai trepidante perché, dice, è una gran zucca ed ha vergogna ad adoperare la penna col Maestro!... In ogni modo, o bene, o male, spero Le avrà scritto.
     Tempo pessimo: jeri neve, oggi nebbia, pioviggina e freddo: è un invernaccio.
     Ma non voglio annojarla più oltre: spero avere in breve ottime notizie sue e della Signora Peppina, cui mando devoti saluti.
     E nella speranza di presto vederli, intanto Le ripeto la mia sempre grandissima riconoscenza.
                                                                   Devmo Suo
                                                                                                       Giulio Ricordi

Di quel baritono Devoyod che fu da Lei, ho le più splendide informazioni da tutte le parti, tanto che mi si assicura che per voce ed azione è il primissimo della giornata.

Note

Già in I-BSAv.

Posseduto Insv
Fotocopia (n. 131/54).

Bibliografia
Carteggio Verdi-Ricordi 1886-1888, a cura di G. Carrara Verdi, F. Cella, M. Conati, G. De Van, P. Petrobelli, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2010, pp. 24-25.

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Giulio Ricordi a Giuseppe Verdi, 11/02/1886

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