Corrispondenza

Giulio Ricordi a Giuseppe Verdi, 11/01/1886

Data

Data
[Milano], 11 gennaio 1886

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
[Genova]

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Un bifolio, quattro facciate scritte. Intestazione e impresa a stampa della ditta Ricordi sulla prima facciata in alto.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-PAas

Trascrizione


                                                                                                      11 Gennajo 86
Illustre Maestro –
     Le sono tenutissimo, anche per parte di Giuditta, della cortese e premurosa lettera d’jeri.  Mia moglie oggi sta meglio, forse anche in causa del tempo che, per miracolo, oggi è buono. Ma avremmo desiderato migliori notizie sue e della Signora Peppina: forse anche costì avranno una stagione assai incostante, come pare lo sia generalmente. Ma infine, speriamo che in breve Ella ne faccia sapere che stanno benissimo.
     Il Boudouresque ha preso un raffreddore coi fiocchi!... sperano che il Roberto possa andar in scena domani sera, ma io lo ritengo poco probabile, perché da un vero raffreddore non si guarisce in 24 ore!... Così, calcolo che sarà per Mercoledì o Giovedì – Le darò notizie: intanto posso dirle le mie impressioni della prova, circa alle due giovani artiste. La piccola Bendazzina piacerà anche nel Roberto: eseguisce bene anche le agilità, ed è sicura del fatto suo: aggiunga che pare una figurina di Sèvre, il che aumenta la simpatia nel pubblico, sul quale fa l’effetto d’essere una ragazzina di 15, o 16 anni – Quanto alla Bellincioni, che non conoscevo, e che per la prima volta udii all’antiprova ed alla prova generale, devo proprio dire che mi ha fatto una straordinaria impressione, tale da uguagliare quella provata colla Patti, ai bei tempi – Certo la voce non è così rotonda e vellutata come quella della Patti, forse anche considerando ch’essa ha la fortuna di contare solo 21 anni!... Ma il timbro è simpatico, uguale in tutta l’estensione, e di una forza sufficiente per la Scala. Deve avere un talento assolutamente straordinario, giacché mai ho udito dire e recitare appunto i recitativi con delle nuances deliziose!... Senza poterla chiamare una bellezza, è però una bella figura espressiva, alta, snella. Non so qua effetto farà sul pubblico: buono certo, ma che si cambierà in buonissimo quando dopo qualche sera capirà il grande ingegno che tale artista spiega anche ne’ più piccoli dettagli con una naturalezza incantevole. Don Carlo D’Adda, ch’era vicino a me alla prova, mi disse: non ho mai visto un’altra artista che, come questa, abbia tanto charme in tutto quello che fa. Ed io credo che abbia trovato la giusta definizione – Ma io sto chiaccherando inutilmente!... Insomma, le darò notizie dell’esito, che mi pare poter presagire buono!... il che è a desiderarsi pel bene del nostro teatro.
     Ancora grazie per la di Lei lettera ed ancora voti perché stiano amendue bene, proprio bene: per me m’auguro occasione di poter rivederli presto ed intanto ripeto tutta la mia devozione e la mia gratitudine.
                                                                                          Dmo
                                                                                         Suo Giulio Ricordi

Note

Già in I-BSAv.
Numero di riproduzione Insv: 131/47

Bibliografia
Carteggio Verdi-Ricordi 1886-1888, a cura di G. Carrara Verdi, F. Cella, M. Conati, G. De Van, P. Petrobelli, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2010, pp. 7-8

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Giulio Ricordi a Giuseppe Verdi, 11/01/1886

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