Corrispondenza

Arrigo Boito a Giuseppe Verdi, [31/03/1881]

Data

Data
Milano, [31 marzo 1881]

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
[Genova]

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Un bifolio, quattro facciate scritte.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-PAas

Trascrizione


                                                                                                Milano. Giovedì.
Caro Maestro

          Cè una quistione delicata che turba i sonni di alcuni galantuomini dal sonno leggero. Costoro s’erano già rivolti a Giulio perché li ajutasse a dormir tranquilli, ma Giulio non ne vuol sapere d’accontentarli e li ha indirizzati a me. Io consigliai a questi insonni il cloralio, eccellente soporifero, ma non l’hanno voluto berre e non si danno pace e la tolgono a me pure. Veda Lei, caro Maestro, se può trovar modo di calmarli giacché il loro destino sta nelle sue mani.
Si sono messi in mente di dover leggere il nome di Verdi nella lista degli obblatori per la statua di Bellini, pregustano già con emozione questo ave nimento Non so chi aveva fatto sperare ad essi che dopo la comparsa del Boccanegra alla Scala, non prima, il loro desiderio si sarebbe realizzato, e aspettano vegliando e dimagrano a vista d’occhio e non vogliono pigliare il cloralio e Giulio se ne lava le mani e spingono me, che non voglio esser spin to, perché ne parli a Lei. E jeri ho detto di sì ma invece ho colto l’occasione della partenza di Lei per non pargliene e non seccarla nelle ultime ore della sua dimora a Milano con questi discorsi. Ed oggi dirò che Lei era partito e aggiungerò che non le scriverò, ma viceversa le scrivo perché infine è bene ch’Ella non ignori questa condizione di cose. Ecco dunque che senza ch’essi (gli insonni) Io sappiano Ella si trova avvisato da me di questo fatto, e potrà giudicarlo a suo talento e sciogliere la questione come le sembrerà meglio. È giusto ch’io soggiunga che tutto questo zelo è sorto nel cuore di persone che sentono per Lei ammirazione ardentissima e che è zelo d’amore.
Ho detto. Quand’è che inizieremo quel tal carteggio? Mi voglia un poco di bene
                                                                                                      suo aff
                                                                                                     A. Boito

Note



Posseduto Insv
Fotocopia (n. 116/11)

Bibliografia
Carteggio Verdi-Boito, a cura di Marcello Conati, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2015, n. 35, p. 58

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Arrigo Boito a Giuseppe Verdi, [31/03/1881]

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