Corrispondenza
Antonio Ghislanzoni a Giulio Ricordi, 02/03/1872
Data
- Data
- Lecco, 2 marzo 1872
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Milano]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio (20,8×15,3 cm), due facciate e cinque righe scritte. Sulla prima facciata, in alto a destra, di altra mano, a lapis rosso: «56)». Sulla quarta facciata, di mano della Ditta Ricordi, a penna: «Lecco 2 marzo 72 / Ghislanzoni / R 7 marzo / 72». Alcuni strappi sul margine del secondo foglio.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-Mr
- Collocazione
- LLET007974
Trascrizione
Caro Sg. Giulio:
Si può parlarle? È finito il carnevalone? Non s’è ingolfato in altri comitati?... Mi mandi l’Aida – aspetto l’Aida – e collo spartito, voglio notizie precise dell’Aida – Cosa dicono i milanesi dell’Aida? – Quando potrò venire a Milano per sentire l’Aida?...
Avrei a dirle mille altre cose, ma ho dovuto accorgermi che quando le dico molte cose, ella si dimentica di tutte – E lo spartito per canto e piano della Reginella? Cosa ha detto Verdi della stupidità di alcuni critici? Cosa ha detto del pubblico? Di me, della mia brusca partenza non si è lagnato? – Le assicuro, caro signor Giulio, che se fossi rimasto a Milano un giorno di più, sarei morto asfissiato dalle insensatezze e dagli sproloquii che mi è toccato udire – Di nuovo: “cosa dicono ora della Aida i signori milanesi? Mi saluti tanto il sig. Tito, la sig.a Giuditta, e l’ottimo Tornaghi
Di Lei –
A. Ghislanzoni
Mandi l’Aida per canto e piano –
Mandi due o tre libretti –
Mandi Reginella
E mandi ai mille diavoli tutta la canaglia dei giornalisti!
Note
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Posseduto Insv
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