Corrispondenza
Antonio Ghislanzoni a Giulio Ricordi, 09/01/1872
Data
- Data
- [Lecco], 9 gennaio [1872]
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Milano]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, tre facciate scritte.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-Mr
- Collocazione
- LLET007948
Trascrizione
Lecco 9 genajo [1872] –
Caro Sig. Giulio:
Avevo preparato quattro asinate per le ultime colonne della Rivista Minima, e ho tardato a spedirle supponendo che il primo fascicolo non dovesse uscire che la settimana prossima – Oggi le riceverà e potrà servirsene pel secondo fascicolo – vanno collocate, come dissi, nell’ultima colonna, dopo gli articoli più serii. Eccole i versi per l’Aida.
Aida
Io!...
Amunasro
Radamès so che quì attendi... Ei t’ama...
I due versi ch’Ella mi ha mandati per la chiusa dell’opera mi pajono troppo aridi e poco teatrali. Io direi così:
Pace ti imploro – alma adorata...
Isi placata – ti schiuda il ciel.
Se invece d’alma si dicesse salma? Forse sarebbe più egizio. Ah! comprendo che non è facile trovare il vero linguaggio delle mummie!
Giovedì verrò probabilmente a Milano per fare una visita al maestro e per sentire qualche pezzo dell’Aida. Poi, dopo due giorni, se la mia presenza, come credo, non è assolutamente necessaria, ripartirò per Lecco, per tornare costì, ben inteso, a prove d’orchestra avanzate. Non c’è da contar molto sulla mia abilità nel mettere in scena. Potrò dare qualche consiglio, ma non mi sento né abbastanza capace né abbastanza autorevole per guidare le masse. La si persuada, una volta, signor Giulio, ch’io sono un grand’asino! A rivederla e mi creda sempre
Di Lei d
A. Ghislanzoni
Note
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Posseduto Insv
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