Giuseppe Verdi a Tito I Ricordi, 20/05/1876
Data
- Data
- Parigi, 20 maggio 1876
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Milano]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio (20,5×12,7 cm), quattro facciate scritte. Sotto la data, di mano della Ditta Ricordi: «R 230»; accanto alla data, di altra mano, a lapis rosso: «19».
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-Mr
- Collocazione
- LLET001562
Trascrizione
Parigi 20 Mag- 1876Caro Tito
Non arrivo a spiegarmi.
Non voglio conoscere i tuoi contratti né sapere i tuoi affari. Io ti ho domandato semplicemente se Escudier ha diritto di pubblicare per le stampe una traduzione d'Aida in francese? - Sì, o nò!
Domando questo perché Nuitter aveva fatto quì una traduzione francese che è pessima per rapporto alla scena ed alla musica. Naturalmente il poeta che non è sorvegliato dal maestro non pensa che al suo verso, alla rima, alla frase et. et. Ma non è questo che ci vuole per fare una buona traduzione: bisogna principalmente dire quello che si deve dire, e che gli accenti sieno giusti: senza di ciò la frase musicale si altera e diventa altra cosa.
Ora io stesso, collo stesso Nuitter stò rifacendo la traduzione che deve servire per la rappresentazione, che mi appartiene. Non sarà buona traduzione come stile, ma sarà buonissima dal lato scenico e musicale. – Mi spiacerebbe assai che dovessero esservi in giro altre traduzioni fuori di questa che stò facendo. Ma dimmi, perché hai fatto fare una traduzione in francese senza nemmeno dirmene una parola, dal momento che sapevi che il diritto di rappresentazione mi appartiene? Dico questo, en passant, e non ne faccio gran caso perché spero che ora vi uniformerete alla mia traduzione.
Rispondi subito subito, ma decisamente (senza vagare con parole inutili) cosa intendi fare e cosa deve fare Escudier, perché naturalmente questi mi spinge a far presto onde pubblicare la sua traduzione...
Stà sano e cred.
Af
G VerdiP.S. Rispondi telegraficamente se posso dare ad Escudier la traduzione che io faccio fare da Nuitter perché ne faccia un Edizione a Piano Forte e Canto. Quanti pasticci! Ma perché non fare i contratti netti e decisi? Sì o nò? Vendere o non vendere. Vedi ora che razza d'imbroglio anche per me!!!
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Escudier che arriva mi dice in questo stesso momento che tu puoi fare quante
traduzioni vuoi in francese, ma che Eglisolo sabsolo ha il diritto di fare e
vendere in Francia una traduzione francese. Aggiunge ancora che è dietro le
sue osservazioni, onde non vi fosse malinteso, anzi che fù Egli stesso che
fece aggiungere le quattro righe alla fine del Contratto, che riguardano la
traduzione. - - - — — — — — — — — — — — — — — — — — —
Dunque spediscimi subito un telegramma! — — — — — — — — —
Note
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Posseduto Insv
Fotocopia (n. 102/21)
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