Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Léon Escudier, 12/09/1865

Data

Luogo di destinazione

Descrizione fisica: Un bifolio, tre facciate scritte. Sulla prima facciata e sul recto della busta, in alto, a matita, di altra mano: «84.». Sopra la data, di altra mano: «1865». Timbro dell'Archive de l'Opéra.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Trascrizione: Busseto 12 Sett 1865
Caro Leon

Ricevo in quest'istante la vostra ultima e senza lasciarla venir fredda rispondo. — Se Bagier dietro riflessioni fatte è disposto di riannodare l'affare del Boccanegra ho nulla contro di Lui, né voglio per un malinteso puntiglio rifiutare il proposto accomodamento. Lo accetto dumque ma non vorrei espormi a scrivergli direttamente perchè se venisse a sorgere qualche nuovo pentimento io vi farei una ridicola figura. Ditegli però a nome mio che considero la di lui 2^da lettera come non ricevuta, e che mi terrò a quella del 2 Agosto a cui risposi il 1° settembre. Stà bene? Egli potrà, se vuole, scrivermi in proposito, saltando a pie' pari la 2^da lettera.
Sono 7. od 8 giorni che mandai a Perrin i cambiamenti del Terz'atto i quali consistono semplicemente a togliere di peso di due pezzi dopo il Rataplan; aggiungendo, per schiarimento del dramma 8 versi di Rec.^voall'atto Quarto. – Voi dite che non c'è tempo da perdere. D'accordo ma cosa devo fare io? La traduzione è fatta?. Lo scioglimento vi lascia come stà?..
Voi siete d'un estrema suscettibilità! La mia lettera ora raide?!!. Pare impossibile... io credevo di non essere stato mai tanto gentile... Ma voi che siete un'uomo di tanto spirito interprettate così male le cose? Ma voi scherzate; voi fate mostra di non capire tutta la mia amabilità!.
A più tardi. Intanto Add. Scrivetemi presto. Add. ad ad
G.Verdi