Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Tito I Ricordi, 10/02/1865

Data

Data
Genova, 10 febbraio 1865

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
[Milano]

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Un bifolio, due facciate e cinque righe scritte.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-Mgallini

Trascrizione


                                                                                                Gen 10 Feb 1865

Cariss

     Prima che io ricevessi la tua lettera che mi fà conoscere l’opinione dell’Av Lissoni a proposito della legge sulla Proprietà et., io aveva già scritto a Torino. Ecco cosa mi si scrive risponde: “Nella necessità di far presto e di pur votare le molte leggi proposte si ammette dalla Camera che non si possano fare emendamenti agli articoli speciali delle leggi proposte, e solo può provocarsi una decisione della Camera che inviti il Ministro a portar esso stesso le modificazioni che possono es sere suggerite”... Tanto meglio che così potremo facilmente fare le nostre osser vazioni al Ministero, ed è meglio farle adesso, che dopo votata la legge. Per far questo bisogna intendersi fra noi. A me pare che gli articoli a modificarsi sieno il , il , il 13°. Cosa ne dici tu? Bisogna domandare tutto quello che ragionevol mente si potrà ottenere e nulla di più. Sarebbe ottima cosa che tu potessi venire qui da me Domenica. Parlane al Lissoni; prepara le modificazioni agli articoli et... et. e vieni qui. Io andrei a Torino Lunedì, parlerei a Scialoja, ed a Pisanelli (che è il relatore alla Camera) e presenterei le modificazioni al Ministro.
     Rispondimi per telegrafo.
     Addio Ad
                                                                                                     G. Verdi
                                                                                                Croce di Malta

P. S. Le modificazioni agli articoli sieno brevi ed estese legalmente, s’intende. Io so cosa devo dire, almeno per li articoli accennati ché ne vedo tutti gl’in convenienti. All’articolo 6°. vorrei che il Poeta avesse il profitto della stampa del suo libretto: il Maestro quello dello spartito: a metà (quantunque il lavoro del Poeta sia minore) i diritti d’autore sulla rappresentazione qualora il poeta inventi e non faccia una traduzione, come si usa adesso.

Note



Posseduto Insv
1 fotocopia (n. 147/57)

Media

Giuseppe Verdi a Tito I Ricordi, 10/02/1865

Relazioni

Appartiene a