Corrispondenza
Temistocle Solera a Giuseppe Verdi, 22/07/1861
Data
- Data
- Livorno, 22 luglio 1861
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- Busseto
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, due facciate scritte, con indirizzo sulla quarta. Segni di sigilli in ceralacca. Sull'indirizzo, a lapis, di altra mano: «9». Sopra l'indirizzo, di mano di Solera: «Col Vapore Dante», e a destra, di altra mano: «Urgente ».
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAas
Indirizzo (busta)
- A / Giuseppe Verdi / Deputato al Parlamento Italiano / Busseto / Provincia di Parma
Timbri postali
- LIVORNO / 22 / LUG. 61 / 5[.]
FIRENZE / 22 / LUG / [61]
DA ALESSANDRIA A BOLOGNA (1) / 23 / LUG. / 61
PARMA / 23 / LUG / 61
BUSSETO / 23 / LUG / M
BORGO S. DONNINO / 23 / LUG. / 61
Trascrizione
Livorno – 22 Luglio –
Illustre amico!
Permetti che dal fondo della mia oscurissima povertà ti rivolga queste poche righe. Dopo il tuo soccorso ricevuto a Bologna, e dopo aver posto in iscena quel tuo giojello del Ballo in maschera, andai a Firenze, sperando trovarvi lavoro. A stento, e solo al termine d’un mese e mezzo, ottenni per due lunghi articoli sulle ferrovie dieci lire, colle quali pensai bene giungere fino a Livorno; mia lusinga era trovar qui modo a recarmi a Napoli, dove e la stampa periodica ed il teatro potevano più facilmente occuparmi . Invano; fu allora che la fame mi spinse ad offrire le mie braccia ai Caffè, agli alberghi, ai mercanti: trovai posto diacquajaacquajolo presso due famiglie, che mi fruttò 70 centesimi e talvolta 84 centesimi al giorno! Ebbene, anche nella miseria l’anima non è abbattuta, perché anche la miseria ha le sue voluttà, non fosse che quella di ridere coi vermi sulla condizione umana.
Ed ora eccoti la ragione di questa mia: l’altra sera fuori di Porta a Mare da un crocchio, del quale facea parte qualche voce lombarda, intesi che tu dovevi scrivere per Pietroburgo. Verdi, puoiricordattiricordarti di questo povero amico?... Vuoi tu associarlo una volta, una sola volta al tuo genio?... Ah! questo mi darebbe la vita!... Questo mi salverebbe dalladisperatadisperazione!... Questo forse mi potrebbe ancora dischiudere l’avvenire!.. Per Pietroburgo, o per altrove, deh! permetti ch’io ti faccia un libro, a tua scelta, nel tempo da te prefisso, del quale mi darai solo quanto credi allorché sia compito! Io te lo supplico ecolle lagrime agli occhi; associami una sola volta a te, perché qui, senza vesti, senza mezzi di sorta, al colmo della miseria, sento che l’anima è capace di qualche cosa ancora. Vuoi tu rialzare e tornare la vita a chi ti ha amato tanto?... Se non altro fallo per la compiacenza che deve provare ogni cuor gemendo a sollevare il fratello oppresso Qualunque sia la tua decisione deh! fammela sapere, e non aggravare la mia disgrazia col disprezzo del silenzio.
Tuo Aff.
Temistocle Solera
Note
- –
Posseduto Insv
–
Media



Temistocle Solera a Giuseppe Verdi, 22/07/1861
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