Ho letto attentamente l'uffizio che il Governo del Real Collegio di Musica di Napoli inviava a V.E. Nessuna delle giustissime osservazioni in esso contenute mi giunge nuova, ed io non solo approvo la riforma ora progettata dal Collegio di Napoli, ma inoltro preghiera a V.E. aflinché voglia estenderla in tutto il Regno.
Spiacemi che noi Italiani ci siamo lasciati precedere in questa riforma dalla Francia. Se però non abbiamo saputo prenderne l'iniziativa, faccia V.E. che con pronto decreto ci sia dato almeno di essere i primi a seguirne l'esempio.
Aggradisca I'E.V. i sentimenti del mio profondo ossequio.
Devot. Umil. Servitore
G. Verdi
Busseto, 14 ottobre 1861
Note
–
Posseduto Insv
–
Bibliografia
"Il teatro italiano", n. 112 (10 gennaio 1867), pp. 1-2