Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Léon Escudier, 01/10/1859

Data

Luogo di destinazione

Descrizione fisica: Un bifolio, due facciate e quattro righe scritte. Indirizzo sulla quarta. Sulla prima facciata, in alto, a matita, di altra mano, entro circoletto: «19.».

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Timbri postali: BORGO S. DONNINO / 1 / OTTOBRE / 1859
TORINO / 2 / OTTOBRE / 1859 / 2M
SARDAIGNE 3 CULOZ / 11 / OCT / 59
PARIS (60) / 11 / OCT / 59

Trascrizione: Car Leon
Busseto 1 Ott 1859

Era mia intenzione, anzi era dover mio di scrivervi appena arrivato a casa per ringraziarvi delle molte gentilezze usatemi durante il nostro soggiorno in Parigi, ma essendomi fermato diversi giorni in Svizzera sono arrivato tardi quì e proprio nel giorno in cui senza saperlo, senza volerlo mi trovo nominato Deputato!!! Immaginate qual colpo di fulmine per un povero scarabocchiatore di note!! Non vi fù verso; fù d'uopo correre a Parma almeno per vedere se onorevolmente potevo togliermi questo peso. Tutto fu inutile, ed anzi dopo qualche giorno bisognò andare a Torino fra suoni, urli che ne ho ancora grossa la testa! Finalmente da qualche giorno eccomi a casa, e quieto, profondamente quieto. Sapete voi che a Torino quasi quasi mi veniva voglia di tornare a scrivere note?! Perfino a questo punto son arrivato! Ma ora sono salvo: qui non sono più in Deputazione, son tornato paesano, e la voglia di far musica è cessata. questa quiete non durerà forse molto, perché ora tutti in Italia abbiamo il diavolo adosso, ed è buon Diavolo che spero (tempo permettente!!!) vi condurrà a buon porto.
E voi cosa fate? Sempre in quell'infermo di Parigi sudando, urlando, correndo da mattina a sera come tanti matti! E perché? Chi lo sa. Datemi dumque vostre nuove. Salutate vostro fratello, mille cose a vostra moglie, un bacio ai bimbi a nome anche della Peppina e credetemi ora e sempre
Vost. Aff.
G.Verdi