Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Giovanni Ricordi, 12/10/1852

Data

Data
Busseto, 12 ottobre 1852

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
Milano

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Un bifolio (23×176,6 cm), due facciate e mezza scritte. Indirizzo sulla quarta. Sulla prima facciata, in alto a sinistra, di altra mano: «1121/1»; a destra, di altra mano ancora: «L. Miller»; sulla quarta, a matita, di mano recente: «Verdi I-42». Sigillo in ceralacca rossa sulla quarta facciata. Strappo al margine del secondo foglio. Molte fioriture sul secondo foglio.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-Mr
Collocazione
LLET000724

Indirizzo (busta)

Egr. Sigr Giovanni Ricordi / Milano

Timbri postali

PIACENZA / [...] / OtT / 1852
MILANO / 14 / 10

Trascrizione


Caro Ricordi

                                                                                      Busseto 12 Ott: 1852.

     Ho ricevuto la carta il di cui importo metterai a mio conto, e te ne ringrazio –
     Parliamo ora de' nostri affari, cioè della Miller, dell'opera che scriverò per Roma, e dell'altra per Venezia –
     In quanto alla Miller il SigAllafre non dovrà farla produrre finché io non ritorni in Francia, e ch'io la facci eseguire sotto la mia direzione aggiungendo, levando o cambiando tutto quello che crederò conveniente. Io mi riservo solamente un quarto sui diritti d'autore, e, ben inteso, la proprietà dei pezzi ch'io fossi per aggiungere. Mi sono contentato d'una quarta parte sui diritti d'autore, perché desidero anche che t'accomodi colli Escudier: essi speravano di fare qualche guadagno su quest'opera, facendo una traduzione con me come pei Lombardi, quindi mi obligherai, se tu la lascierai, come si suol dire, un'osso da rosichiare. Ti prevengo ch'io non voglio avere nissuna relazione con Sig. Allafre: tu mi manderesti lo spartito a Parigi, ed io penserei al resto –– Accomodando così le cose sulla Miller eccoti le condizioni per le altre due opere
     Mi riservo per entrambi le opere tutti i diritti sui noli, e sulle vendite nei paesi fuori d'Italia come si fece per Stiffelio, Rigoletto, ed altre opere et.et.. e mi pagherai mille napoleoni d'oro effettivi da \venti/ 20 franchi per l'opera di Roma, ed altri mille napoleoni d'oro effettivi da \venti / 20 franchi per l'opera di Venezia. Per quest'ultima opera la Presidenza della Fenice si è riservata alcuni diritti a cui tu dovrai sottometterti: eccoli ,,....La Presidenza avrà il diritto di fare rappresentare l'opera anche nelle stagioni successive, ma nel solo teatro la Fenice. –– All'uopo durante la stagione di Quadragesima 1853 essa farà estrarre copia dello spartito originale, che si obliga di tenere gelosamente conservata nell'archivio del Teatro, e ad esclusivo uso del Teatro stesso. Al diritto di produzione dello spartito s'intende annesso anche quello di stampa del relativo libretto per uso del Teatro, il quale resta limitato a n° 2200, esemplari per la stagione di quadragesima 1853, e a n° 1500 esemplari per ogni stagione successiva.
     Il pagamento per le due opere di duemila nap. d'oro da 20 fr. dovrà farsi così: si conteranno li 500 nap. d'oro, che graziosamente mi prestasti l'anno scorso: altri 500 nap. d'oro da 20 fr= dovranno essermi pagati in Piacenza ai primi del prossimo venturo mese di Novembre, e non più tardi del giorno 9 (ritenendo però cinquecento franchi come frutto del prestito che mi facesti l'anno scorso). Per li altri mille nap. d'oro fisseremo di comune accordo l'epoca, o le epoche di pagamento, su cui c'intenderemo facilmente.

Caso mai che l'opera di Roma non si dovesse rappresentare, il contratto resterà egualmente per la prima opera che scriverò in Italia dopo quella di Venezia – Rispondimi immediatamente, e credimi sempre
                                                                                                      Tuo aff.
                                                                                                      G.Verdi

Note



Posseduto Insv
1 fotocopia (n. 81/51)

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Giuseppe Verdi a Giovanni Ricordi, 12/10/1852

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